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Convegno conclusivo 23 Giugno 2022

L’iniziativa rientra tra le attività del Team di ricerca “Rischio, governance e responsabilità nei settori dell’edilizia e dell’agricoltura nell’area veneta”, cofinanziato dalla Fondazione Cariverona, di cui è responsabile scientifico il prof.Lorenzo Picotti, ordinario di Diritto penale dell’Università di Verona

 

PRESENTAZIONE DEL CONVEGNO

 

Il progetto pluriennale di ricerca “Rischio, governance e responsabilità nei settori dell’edilizia e dell’agricoltura nell’area veneta”, cofinanziato dalla Fondazione Cariverona e dal Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Verona, di cui è responsabile scientifico il Prof. Lorenzo Picotti, Ordinario di Diritto penale in detto Dipartimento, ha avuto l’obiettivo di verificare l’impatto dei molteplici fattori di rischio che possono pregiudicare il buon funzionamento, ed in casi estremi perfino l’esistenza delle imprese, per lo più di dimensioni medio-piccole o addirittura “nane”, che operano nei due settori prescelti, caratteristici del tessuto economico-sociale della Regione Veneto ed, in particolare, dell’area veronese.

Da un lato emergono possibili rischi per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, dall’altro rischi di eventuali incidenti, nonché di commissione di reati, anche gravi, che possono essere rispettivamente subiti (in specie furti, truffe, estorsioni, danneggiamenti) o realizzati nell’ambito dell’attività d’impresa (dall’impiego di immigrati irregolari, alla corruzione e frode in sovvenzioni, fino a reati ambientali).

Dalle indagini empirico-criminologiche svolte, sulla base di distinti questionari per datori di lavoro e lavoratori, distribuiti con la cooperazione delle associazioni imprenditoriali e sindacali interessate, sono stati raccolti concreti dati al riguardo, sia pur da un numero relativamente limitato di risposte, compresi quelli aventi ad oggetto le misure per il contenimento del rischio di contagio in ambito aziendale, una volta insorta (durante il periodo di svolgimento della ricerca) l’emergenza Covid-19.

Ed è emerso che sostanzialmente non vi è la percezione di un rischio elevato, che si ritengono adeguati gli investimenti ed interventi per la sicurezza, che non è per lo più avvertita l’esigenza di adottare o adeguare i “modelli di organizzazione e gestione”, i quali – secondo la vigente normativa, introdotta in conformità alle prescrizioni del diritto europeo – consentirebbero di escludere la responsabilità amministrativa delle imprese (persone ed enti), per i reati commessi nel loro interesse da amministratori, dirigenti o soggetti aventi funzioni di controllo, ovvero da dipendenti sottoposti alla predetta direzione o vigilanza, che comporta pesanti sanzioni pecuniarie ed interdittive, fino alla confisca dei profitti, se i reati siano riconducibili a carenze di organizzazione e gestione del rischio.

Lo scopo del Convegno conclusivo è, oltre che di diffondere e discutere tali dati, quello di far emergere, sulla base delle concrete esperienze imprenditoriali e sindacali, nonché conoscenze accademiche (in una prospettiva di dialogo multidisciplinare che coinvolge, oltre al diritto penale e processuale penale, quello del lavoro e societario) quali possano essere i modi più efficaci e praticabili per incidere su una situazione in cui incidenti, infortuni e reati continuano purtroppo a verificarsi in maniera preoccupante.

Il confronto fra gli esperti giuridici ed i rappresentanti di associazioni imprenditoriali e sindacali può supportare tale impegno, che deve conformarsi ai peculiari caratteri dei settori dell’edilizia e dell’agricoltura nel nostro territorio.

 


 
 

 

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