Questo fascicolo della Rivista è dedicato ad un tema monografico, che per vero è stato imposto dagli eventi di quest’ultimo anno: vale a dire lo svilupparsi della pandemia da Covid-19, che ha inciso così profondamente sulla vita di tutti e naturalmente anche sul diritto e l’economia dell’azienda. Già nella presentazione dello scorso fascicolo del 2020 era stato dato conto del condizionamento epocale che ci stava di fronte. Oggi possiamo, con ragionevole prudenza, vederne il superamento. Ma non si può ignorare l’incidenza che ha avuto ed avrà sul diritto, sia dal punto di vista legislativo, connotato da una produzione emergenziale non conclusa e già difficile da dominare, sia da quello giurisprudenziale e dottrinale, per l’imporsi di modelli di regolamentazione derogatori se non conflittuali con tradizionali e consolidate categorie dogmatiche e giuridiche, fino alla concreta normazione e regolamentazione interna alle istituzioni ed alle aziende, poste imperiosamente di fronte alle priorità della prevenzione sanitaria.
La pubblicazione di questo fascicolo coincide anche con l’avvio della sua edizione online, da affiancare al tradizionale formato cartaceo, che non può certo essere abbandonato. Ma proprio l’esperienza della pandemia ha impresso una fortissima accelerazione alla digitalizzazione generalizzata delle forme di comunicazione, scambio, redazione di ogni sorta di atti e documenti, sia pubblici che privati, con evidenti vantaggi per la rapidità della loro produzione, circolazione e reperibilità, in ogni luogo e momento, oltre che per la compressione dei costi e degli aggravi anche di tempi inerenti alla stampa ed alla distribuzione cartacea. Per cui anche questa Rivista non può più sottrarsi alla sfida dell’odierna società cibernetica. Il passaggio è reso possibile, anche sotto il profilo del sostegno finanziario, dall’intersecarsi delle tematiche della Rivista con quelle del progetto di ricerca pluriennale, cofinanziato dalla Fondazione Cariverona e dal Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Verona, su “Rischio, governance e responsabilità nei settori dell’edilizia e dell’agricoltura nell’area veneta”, di cui il sottoscritto è responsabile scientifico.
Nel suo ambito è stato organizzato, nel febbraio scorso, un importante webinar interdisciplinare sul tema “Covid-19, sicurezza sul lavoro e modelli organizzativi”, che ha coinvolto anche associazioni imprenditoriali e sindacali (in particolare API Industria Verona), i cui contributi, provenienti da studiosi di diverse discipline, sono stati pubblicati nell’ultima parte di questo fascicolo. La ricerca ha l’obiettivo, attraverso la preliminare raccolta di dati ed informazioni tramite specifici questionari indirizzati a lavoratori, datori di lavoro, associazioni imprenditoriali e sindacali operanti nei predetti settori, di verificare quali siano oggi, a partire dall’emergenza sanitaria, i più rilevanti fattori di rischio per la sicurezza, intesa non solo come incolumità e salute sui luoghi di lavoro, ma anche come rispetto della legalità e contrasto a possibili infiltrazioni o pressioni criminali, che purtroppo si manifestano ancor più fortemente, nei momenti di crisi, anche nella nostra Regione. Da tale base empirica si tratta poi di sviluppare proposte concrete, che a partire dall’elaborazione od adeguamento dei modelli organizzativi già previsti dal d.lgs. 231/2001 e dal d.lgs. 81/2008, di cui si riscontrano forti difficoltà di adozione ed attuazione nei settori dell’edilizia e dell’agricoltura, indirizzino ad un regolare esercizio delle attività d’impresa anche in questi ambiti cruciali della nostra economia, connotati da piccole dimensioni aziendali, che richiedono uno sviluppo non solo tecnologico, ma anche organizzativo e culturale, di fronte all’auspicata ripresa. Diffondere una maggior consapevolezza del valore e dell’esigenza di legalità e di sicurezza, per dare stabilità e certezza allo sviluppo delle aziende e delle attività economiche negli anni che ci attendono, rappresenta un contributo specifico che la nostra Rivista può offrire, sostenendo la promozione ed implementazione di adeguati standard orientati alla prevenzione non solo del rischio sanitario, ma anche degli altri rischi da fronteggiare, coinvolgendo le diverse parti sociali, che possono trarre anche dalle esperienze della giurisprudenza ed indicazioni della dottrina, nei rispettivi campi disciplinari, significativi punti di riferimento per orientare le necessarie scelte future.
Lorenzo Picotti.